Il momento migliore per lavorare sulla cicatrice e prevenire molti disturbi che porta con sé il processo di cicatrizzazione sono senza dubbio i primi mesi (indicativamente 6-24mesi) ma questo non significa che superata questa soglia non si possa più fare niente per migliorare le vecchie cicatrici. Anche e soprattutto perché succede di frequente che a distanza di anni diano ancora dei sintomi come dolore, ipersensibilità, pruriti, tensioni, limitazioni del movimento e molto altro.
Il tessuto di cui è composta la cicatrice è diverso rispetto a quello circostante, sia in superficie che in profondità, si tratta di un tessuto meno elastico, meno resistente, più rigido, con alterate capacità di inviarci informazioni su temperatura, pressione, tatto, tensione, movimento e così via.
La cicatrice, però, non è immutabile, è sottoposta allo stesso ricambio cellulare a cui è sottoposto tutto il resto del nostro corpo. Quindi, affermare che una cicatrice resti uguale nel tempo non corrisponde alla realtà. Le cicatrici dialogano costantemente con il sistema corporeo e si adattano ai cambiamenti che avvengono: nuovi traumi, attività, abitudini, fasi ormonali, emotive, nuove gravidanze…
Il tessuto della cicatrice non è morto
E’ un tessuto vivo con caratteristiche peculiari che variano da persona a persona, cambiano seconda della parte del corpo in cui si trova e sono in relazione diretta con la causa originaria della cicatrice.
Se pensiamo poi a quei casi in cui le cicatrici sono legate a situazioni molto dolorose, traumatiche o di sofferenza è possibile che passino anni senza che si riesca a guardarle o toccarle perché subito il pensiero raggiunge quel momento difficile che la cicatrice porta alla memoria. In questo caso non conta l’età della cicatrice: sappiamo per certo che un profondo processo di guarigione può ancora essere realizzato.
Trattare una cicatrice a distanza di molto tempo non sembra più una perdita di tempo. E’ l’occasione per reintegrare una parte del corpo, una parte di sé e della propria storia, per migliorare la funzionalità del nostro intero sistema corporeo ma anche emotivo.
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